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ACER n°3/2012

L'EDITORIALE

Graziella Zaini

Quando si parla di cave in italia due sono i numeri su cui porre l’attenzione: 5700 e 15mila. Sulla base del Rapporto cave 2011 di Legambiente, il primo si riferisce alle cave in corso di coltivazione e il secondo alle cave ormai dismesse. Sono numeri importanti, che forniscono un ordine di grandezza di quanto incida l’attività di cava nel nostro Paese in termini di “consumo di suolo agricolonaturale e di alterazione dei paesaggi” (pag. 24). Dati che fanno riflettere ancora di più se valutati in un quadro normativo frammentario, assai diversificato tra regione e regione, in totale assenza di un coordinamento unitario, giusto per riprendere alcuni spunti, chiari e forti, contenuti nel contributo dell’avvocato Claudio Linzola a pag. 24. in questa apparente “anarchia” molto comunque si è mosso negli anni e, sotto la spinta di una maggiore sensibilità ambientale della collettività e soprattutto della normativa ambientale europea, molte regioni si sono dotate di piani di coltivazione, che devono essere assoggettati in primis a Vas e Via. Con le cave è però inevitabile fare i conti, almeno fino a quando saranno necessari i loro prodotti primari e almeno fino a quando ci saranno cave abbandonate a se stesse. ecco perchè in questo numero abbiamo deciso di parlare di “cave di monte” che, per dirla con l’architetto Valerio Cozzi (pag. 18), rappresentano in modo emblematico ciò che nell’immaginario collettivo si intende per “cave”: segni profondi lasciati sui versanti, visibili da distanze considerevoli, nei quali è difficile la coesistenza tra l’attività estrattiva e l’attuazione di un progetto di recupero. (...)


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SERVIZI

PARLIAMO DI...
il recupero delle cave di monte
Paesaggio a colpi di scalpello

Valerio Cozzi
N° 3 - anno 2012

Il fine ultimo del recupero delle cave, dismesse o parzialmente attive, è la restituzione del paesaggio alla comunità nel rispetto della sua storia e anche delle sue caratteristiche di artificialità, compensando o mitigando gli impatti negativi generati nel tempo. Una diversità di approcci caratterizza questi interventi, particolarmente delicati nel caso delle cave di monte, e non regolati da normative univoche

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PARLIAMO DI...
Recupero di cave e impatto ambientale
Con mano leggera

a cura di Diego Dehò
N° 3 - anno 2012

Nella sistemazione delle cave dismesse vanno privilegiati la mitigazione dell’impatto visivo, il rimodellamento morfologico e il riutilizzo del terreno, puntando fin da subito su tecniche e interventi poco “invasivi”. La coltivazione per lotti successivi riduce ulteriormente l’impatto sull’ambiente e sul paesaggio

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GESTIONE
giardini comunitari inglesi
Vivace e vegeto

Laura Pirovano
N° 3 - anno 2012

Nel cuore della city londinese, sopravvive rigoglioso il Phoenix garden, giardino collettivo, sorto negli anni ’80 sulle spoglie di un parcheggio. Grazie a volontariato e sovvenzioni, si succedono varie iniziative, che oltre a finanziare lo spazio verde, migliorano la vita di fauna urbana e collettività

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GESTIONE
miniere e paesaggio
Cambio di prospettive

Roberto Panzeri e Laura Molini
N° 3 - anno 2012

Ritenute giustamente ferite a cielo aperto del paesaggio, oggi le miniere possono venire coltivate anche nel rispetto del territorio. L’interessante esempio di “Ca’ Bianca”, dove l’estrazione della marna è subordinata al corretto recupero ambientale del sito, contestuale allo scavo, fornisce indicazioni utili per intervenire sul tessuto naturale in modo più lieve

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GESTIONE
inerbimenti tecnici montani
Filiera autoctona

Paola Spoleto, Alberto Tosca, Giampaolo Della Marianna, Fausto Gusmeroli, Roberta Maria Ceriani e Mauro Villa
N° 3 - anno 2012

La raccolta di fiorume e sfalci e la produzione in purezza costituiscono le due tecniche per la fornitura di sementi di origine certificata da utilizzare per i ripristini ambientali in quota, preservando la biodiversità e l’ambiente naturale e coinvolgendo le aziende presenti sul territorio

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GESTIONE
la cava di calcare san giuseppe a trieste
Nuova naturalità

Pietro Balbis e Fabio Bozzato
N° 3 - anno 2012

L’intervento di recupero ambientale e reinserimento paesaggistico ha previsto il rimodellamento morfologico dei fronti di cava oggetto di escavazione, seguito dalla semina di specie erbacee e la messa a dimora di alberi e arbusti

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ACER QUALITY
Soluzioni, progetti e idee per l'ambiente intorno al verde
Allegato redazionale al numero 3/2012 di ACER

Massimo Centemero, Enzo Favoino, Diego Dehò, Raffaele Golinelli
N° 3 - anno 2012

In questo numero, economicità della raccolta differenziata, i benefici dell’introduzione del sacco trasparente per il rifiuto urbano residuo, intervista al direttore generale del Consorzio imballaggi alluminio, attività di audit negli impianti di selezione dei rifiuti differenziati.

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IL PUNTO SU
principi di permacultura
Un’efficiente rete di relazioni, secondo natura

Werner Zanardi
N° 3 - anno 2012

Sempre più interventi di riqualificazione ambientale in ambito non solo urbano sono condotti secondo i criteri di una visione integrata delle componenti naturali, in equilibrio e autosufficienti. Gli inerbimenti tecnici, con idrosemina, sono un esempio

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FITOPATOLOGIA
una malattia in evoluzione
Mal bianco dell’ippocastano

Andrea Tantardini e Beniamino Cavagna
N° 3 - anno 2012

Sul numero scorso, questa nuova rubrica ha aperto una finestra di approfondimento sulle malattie relative all’ippocastano, partendo dal cancro litico batterico, la cui presenza nel nostro Paese non è ancora stata ufficialmente segnalata. In questo numero invece viene presentata una malattia approdata in Italia nel 2003, e in fase di ulteriore e rapida diffusione, dopo un’escalation iniziata nel 1987 nella parte orientale della Russia e che ha riguardato, anno dopo anno, vari Paesi europei. La sua propagazione desta attenzione perché attacca in particolare Aesculus hippocastanum e A. x carnea, le due specie di ippocastano più impiegate nel verde pubblico

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LEGISLAZIONE
cave e normativa
Lacune da colmare

Claudio Linzola
N° 3 - anno 2012

La normativa italiana sul recupero ambientale delle cave risulta frammentata e frammentaria. Un esperto in materia amministrativa, nonché membro del comitato di redazione di ACER, ha cercato di fornire, in un quadro normativo ampiamente diversificato, spunti di riflessione attorno a un tema ancora molto controverso nel nostro Paese, evidenziando luci e ombre esistenti nei piani cava regionali, nei problemi insiti nel recupero e nelle prospettive per il futuro

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LE BASI DI ACER
concetti di arboricoltura
I funghi agenti di carie (3a parte)

a cura di Alessio Fini e Cecilia Brunetti
N° 3 - anno 2012

Continua l’analisi dei principali patogeni del legno, con una trattazione strutturata in schede pratiche che forniscono indicazioni per il riconoscimento e, dove possibile, la lotta alle diverse specie fungine. Nuove frontiere si aprono poi nell’individuazione delle carie del legno in modo precoce e non invasivo grazie al naso elettronico, strumento
che rileva particolari odori emessi dalle piante

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LE PAGINE VERDI
Indirizzi utili per il professionista


N° 3 - anno 2012



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NEWS


N° 3 - anno 2012

Agenda
Mondo verde
Pubblicazioni
Industria propone
Arredo urbano
Uomini e affari
Compost e dintorni

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MAGAZINE


N° 3 - anno 2012

milano / i comuni a fa’ la cosa giusta!
Insieme si può fare

“la città per il verde”
Elogio della continuità

Catania / Mostra di piante mediterranee
Tra i profumi di Sicilia

Berlino (Germania) / Prinzessinnengarten
Al posto del vuoto

Pordenone / Festival di giardini
Giochi di colore da attraversare

San Michele all’Adige, Riva del Garda (TN)
Prati urbani e risorse

Varese / Progetto pro arbora
Il nostro tesoro

Messina / Orto botanico
Palme e punteruolo rosso

Milano / Evolution day 2012
Regine verdi

Distretto florovivaistico alto lombardo
Una rete per crescere insieme

Università degli studi di Milano
Governare la complessità

30a edizione IPM
Lo spettacolo di Essen

Intervistadue
Catherine Mosbach - Coloco

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LA VOCE DI...


N° 3 - anno 2012

Fondazione Minoprio
Tetti verdi: novità e il “come si fa”

Scuola agraria del Parco di Monza
Professione e creatività

Associazione italiana di architettura del paesaggio
Da “tradito” a bene comune

Associazione italiana per l’ingegneria naturalistica
Ricette per un futuro sostenibile

Associazione italiana verde pensile
In dirittura di arrivo

Associazione italiana direttori e tecnici pubblici giardini
Saper guardare oltre la crisi

Associazione italiana costruttori del verde
Formazione in Campania

Associazione italiana curatori di parchi, giardini e orti botanici
Sfide e opportunità dei tetti verdi

Consiglio dell’ordine nazionale dottori agronomi e dottori forestali
Innovazione ed etica

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